MILANO – Ci saranno 1.550 “Titti”, accanto ai piccoli pazienti di Casa Sollievo Bimbi di Vidas a Milano, uno dei pochissimi hospice pediatrici in Italia: un intero stormo di canarini gialli è stato donato da Stefania Bastianello, direttore tecnico di Aisla, per popolare non solo gli spazi comuni di questa struttura, ma anche le stanze e il gioco dei bambini con patologie gravissime, che Vidas cura qui e a domicilio ogni giorno. Si tratta dell'intera collezione di Titti realizzata insieme al marito, Cesare Scoccimarro, colpito da Sla a soli 32 anni e morto nel 2012, a 50 anni.
“Una convivenza complessa, spesso dolorosa – confessa Bastianello - Lui immobile ed io superattiva. Questa è stata la nostra danza, il sole e il girasole. Cesare è stato un grande uomo, pieno di talenti e passioni, era energia pura e libera. La reciprocità crea compattezza ed è questo lo spirito con il quale dono la nostra collezione di Titti. Desidero che i ricordi e le emozioni possano diventare circolari e generativi, e nulla come il sorriso di un bambino può esserlo”.
Insieme, Stefania e Cesare hanno affrontato le difficoltà con energia e determinazione, anche quando parevano insormontabili. E Titti è l’emblema di come sia possibile trasformare la fragilità in forza. Esattamente come Cesare. Dal 1998, infatti, Cesare ha vissuto allettato e immobile, perfettamente lucido, con la possibilità di comunicare solo attraverso gli occhi. Voleva vivere e lo ha fatto, fino alla fine, potendo contare sulla complicità e le cure di sua moglie. Lei, negli anni, ha messo la sua esperienza anche al servizio di altri malati e delle loro famiglie, sia in Aisla quale responsabile del Centro di Ascolto e direttore tecnico; sia all’interno della Federazione Cure Palliative, di cui è stata presidente fino a giugno 2022.
Titti testimonia la caparbietà con cui la coppia non ha mai rinunciato all’intensità della vita: dal primo piccolo Titti, acquistato da Stefania da una venditrice ambulante e ribattezzato insieme al marito “Capostipite”, la stanza in cui Cesare viveva si è pian piano arricchita di centinaia di esemplari di ogni foggia e dimensione. Tutti rigorosamente originali e alcuni persino numerati perché a produzione limitata: pupazzi, pezzi in resina, persino un telefono in bachelite e una moto elettrica per bambini funzionante cavalcata da un enorme Titti di peluche. È anche grazie a questi oggetti che quella stanza, a dispetto delle apparecchiature elettromedicali e dei loro bip freddi e ripetitivi, è diventata un luogo vivace e colorato, in sintonia con lo spirito giocoso e combattivo di Cesare e Stefania.
“Grazie di cuore a Stefania - afferma Giorgio Trojsi, direttore generale di Vidas - che in un momento così significativo per lei ha pensato a Casa Sollievo Bimbi. Il suo gesto di generosità è un modo straordinario per dare continuità di vita alla sua collezione e per aiutarci a coltivare il gioco, un aspetto fondamentale per ogni bambino, anche per chi è affetto da gravissime disabilità. Per i nostri bambini e per i loro fratellini e sorelline, spesso tra i più toccati dalle conseguenze della malattia, abbiamo voluto realizzare un ambiente bello, colorato e luminoso, per aiutarli a vivere anche qui momenti di leggerezza e normalità. Titti in questo sarà un prezioso alleato”.