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Il responsabile tecnico, Alessandro Arcigli, presenta la delegazione azzurra, formata da 13 atleti. Buone le possibilità di conquistare la medaglia, soprattutto per le donne. "Spero che il lavoro che abbiamo svolto in questi ultimi anni sia premiato"
4 agosto 2008
A cura del Cip
ROMA - Sarà la delegazione azzurra di tennistavolo più numerosa di sempre e questo, di per sé, è già un traguardo. Ma non solo, perché i nostri pongisti, a Pechino, avranno concrete possibilità di arrivare a medaglia, soprattutto con le donne, competitive al massimo.
"E' vero - ammette Alessandro Arcigli, Responsabile Tecnico del tennistavolo - in Cina scenderanno in campo ben 13 atleti, un numero notevole, soprattutto se paragonato alla precedente edizione di Atene e al fatto che, a Pechino, si disputeranno meno gare rispetto al 2004 e che l'International Paralympic Committee ha previsto la partecipazione di meno atleti per ogni gara".
Grazie al supporto dei tecnici Donato Gallo, Antonio Simeone e Luigi Sciannameo, il CT ha impostato, in questi anni, un lavoro meticoloso, passato per un iter di qualificazione pesantissimo e selettivo: "Abbiamo girato il mondo in lungo e largo - ricorda Arcigli - basta pensare ai tornei giocati a Taipei, Giordania, Irlanda, Slovenia, Romania, Serbia, Argentina e Croazia, oltre alle manifestazioni in Italia. Gare alle quali hanno partecipato una trentina di atleti italiani, aspetto che ci ha permesso di creare una squadra compatta e ben articolata".
Attenzione massima è stata data alla preparazione di ognuno dei selezionati: "Abbiamo inviato tecnici del CIP presso le palestre di ognuno degli atleti qualificati - conferma il CT - perché potessero seguire passo dopo passo l'avvicinamento alla Paralimpiade. Non solo. Abbiamo anche previsto un raduno a ridosso dei Giochi a Lignano Sabbiadoro dal 17 al 25 agosto, per rifinire la preparazione e compattare, ancora di più, il gruppo". Pronostici vietati: "Dico solo che abbiamo fatto, tutti insieme, un buon lavoro. In questi tre anni di responsabile tecnico della disciplina, ho portato la mia esperienza fatta con gli atleti olimpici e culminata, nel 1996, con la qualificazione della squadra femminile ai Giochi Olimpici di Atlanta. Ho lavorato con lo stesso entusiasmo al CIP e, per ora, godiamoci la qualificazione di questi 13, formidabili ragazze e ragazzi. La speranza è che il lavoro sia premiato da qualche medaglia".
(5 agosto 2008)
di e.proietti
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