Con la
Nota del 12 aprile 2018 n. 847 in allegato, il Ministero dell'istruzione fornisce delle precisazioni in merito al
ruolo delle scuole polo per l'inclusione, di cui al
Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 66. L'individuazione della scuola polo è un processo importante di riconoscimento del ruolo di impulso alla crescita di tutte le istituzioni presenti nell'ambito territoriale che terrà conto delle esperienze maturate in questi ultimi anni dai
Centri Territoriali di Supporto (CTS) e dai
Centri Territoriali per l'Inclusione (CTI) presenti sul territorio anche confermandone il ruolo strategico per l'
attuazione dei percorsi di inclusione, individuali e di sistema, a garanzia del successo formativo di tutti gli alunni e studenti.
Il citato Decreto Legislativo n. 66/17 sull'inclusione, prevede la costituzione di scuole polo a livello di ambito, che si affiancheranno ai 106 Centri di Supporto Territoriale (CTS), nei quali operano almeno due docenti formati e specializzati, che forniscono consulenza alle scuole sui
temi della disabilità, ma anche su nuove tecnologie e strumenti compensativi per la dislessia e gli altri disturbi specifici di apprendimento. Il decreto interviene nel quadro complesso dell'inclusione scolastica con importanti innovazioni che interessano direttamente il minore con disabilità, ma anche i famigliari e le istituzioni che se ne occupano, in un'ottica di ricerca dell'uguaglianza sostanziale di opportunità, possibilità di scelta e pieno godimento dei diritti civili e sociali. In regime di sussidiarietà, ogni scuola polo per l'inclusione potrà organizzare al meglio la propria azione rendendola efficace e di qualità per il territorio di competenza e si relazionerà con i nuovi organismi istituiti dalla riforma, quali ad esempio il
Gruppo di Inclusione territoriale (GIT) o il
Gruppo di lavoro interistituzionale regionale (GLIR).
Fonte:
Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Immagine tratta da Pixabay.com/